Nel 2013 la Cina ha davvero superato ogni aspettativa diventando il più grande mercato alimentare del mondo, il più grande per i beni di lusso e il più grande per l’e-commerce.
In aggiunta a tutto questo, c’è stato un notevole aumento nei consumi dei turisti cinesi all’estero dato dal numero di viaggiatori (circa 97 milioni) e dall’aumento della loro capacità di spesa (sia globale che pro capite), la maggior parte della quale in ambito retail.
Ricerche internazionali concordano poi sulla previsione di crescita di questo mercato: nei prossimi 5 anni, la Cina sorpasserà gli Stati Uniti d’America in qualità di maggior potenza retail mondiale e, nel giro di 10 anni, la quota di spesa che la riguarderà coprirà circa un quarto della spesa retail globale.
I fattori determinanti includono la rapida urbanizzazione, le continue riforme del sistema di previdenza sociale e l’impegno del governo nel promuovere il consumo domestico.
L’indagine annuale diretta ai CEO retail di tutto il mondo elaborata da PwC (Annual Global CEO Survey, 2014) evidenzia come la Cina sia ancora considerata, nei prossimi 12 mesi, il mercato maggiormente in crescita. Più di un quarto dei CEO intervistati lo elenca infatti tra i primi 3 mercati in espansione.
Nonostante questo, la Cina sta dimostrando di essere un mercato difficile sotto molti aspetti. La crescita nel retail sta rallentando, la concorrenza dei players interni sta aumentando e i canali di vendita online stanno crescendo velocemente minacciando così i canali tradizionali.
Rispetto al passato infatti, la Cina non è più ritenuta un mercato in cui la semplice apertura di nuovi negozi garantisce automaticamente il successo dell’impresa. Di conseguenza, mentre alcuni retailers stanno ancora continuando le loro ambiziose espansioni o stanno attuando complesse strategie di ingresso, i pionieri stanno già consolidando le proprie procedure, rallentando il tasso di apertura dei negozi o siglando patti con partner locali per condividere e quindi ridurre il rischio. Altri ancora stanno addirittura abbandonando il mercato o si stanno convertendo al canale online, le cui potenzialità attese sono enormi.
Tuttavia, nonostante le incertezze che riserva anche il breve periodo, il potenziale del mercato cinese fa tuttora gola al mondo intero. A titolo esemplificativo, il volume di vendite previsto per il settore Retail in Cina nei prossimi 5 anni è in aumento dell’8% annuo. Sicuramente una delusione rispetto ai tassi di crescita a doppia cifra degli anni passati, ma ancora rappresentativo dell’appetibilità di questo mercato a livello mondiale.
Inoltre, le opportunità di lungo periodo rimangono convincenti ma il timing è ancora fondamentale e i retailers dovranno trovare dei punti di appoggio solidi prima che questa crescita si assesti sui livelli di mercati più maturi.
[Pubblicato su V+ – marzo 2015]