François Truffaut aveva ragione: effettivamente le prime volte ci si sente un po’ così, smarriti. Mille cose a cui pensare: regista, attori, fonico, e immancabilmente… la deadline che si avvicina a velocità supersonica!

Per chi non è strettamente del mestiere, a primo impatto scrivere una sceneggiatura e svilupparla può sembrare un’impresa titanica. Nel caso di un video formativo, poi, il risultato dovrà essere non solo stilisticamente eccellente ma dovrà soprattutto incidere sui comportamenti di chi lo guarda.

Nel web si trovano diversi vademecum che snocciolano punto per punto l’aspetto tecnico della stesura di una sceneggiatura: noi, che ormai siamo navigati, vogliamo aggiungere 5 consigli per un video formativo da Oscar!

 

  1. La durata

Per mantenere alta l’attenzione degli utenti, il video formativo non dovrebbe durare più di 3 minuti: dalle ricerche emerge, infatti, che minore è la durata, maggiore sarà il tasso di apprendimento. Anche se è difficile fornire indicazioni precise al riguardo, possiamo affermare che 3 minuti di girato corrispondono all’incirca a una facciata di copione (carattere 10 pt).

Smile consiglia: Se i contenuti sono sostanziosi, fate come noi: suddivideteli in micro-puntate! In un periodo in cui le serie tv vanno per la maggiore, i nostri fan non vedranno l’ora di divorarsi la nuova puntata… O la nuova stagione!

 

  1. Creatività e concretezza

Anche se ci stiamo facendo prendere la mano in quanto a creatività/fantasia (e va benissimo!) ricordiamoci che ci stiamo occupando di formazione professionale: i contenuti devono essere concreti e utili. Noi, per essere sicuri che non ci sfugga proprio nulla, stiliamo una lista completa e dettagliata dei topic da trattare nel video formativo, sfruttando diverse modalità per veicolare il messaggio. Alcuni concetti verranno trattati direttamente, nei dialoghi, altri si evinceranno dai comportamenti dei protagonisti, altri ancora da un’immagine attentamente studiata.

Smile consiglia: Se qualche argomento secondario rimane tagliato fuori per mancanza di tempo, ma non vogliamo rinunciarvi, prepariamo un approfondimento dedicato (infografica, scheda tecnica…) magari tascabile, che possa essere consultato al bisogno: un alleato prêt-à-porter per affiancare i nostri collaboratori ogni giorno!

 

  1. La tecnica al servizio dell’efficacia

Fornire indicazioni precise sullo svolgimento della scena così come ce la siamo immaginata (luci, suoni, effetti speciali, pause, cambi di scena…), aiuterà il regista a cogliere le sfumature per preparare uno Storyboard che soddisfi le nostre aspettative. Il regista conosce tutti i segreti del suo mestiere, ma si affida a noi per quanto riguarda il nostro settore!

Smile consiglia: Giochiamo con le inquadrature: se il focus è il sorriso, un primo piano è d’obbligo. Se si parla di visual, abbondiamo con le inquadrature a tutto campo, ma non dimentichiamoci di zoommare sui dettagli. Insomma, ricordiamoci che ogni scelta stilistica influirà sull’efficacia del video formativo, e quindi sui risultati!

 

  1. Sfruttare l’empatia

Lo store manager esperto, il venditore insubordinato, il leader efficiente, il cliente parsimonioso, quello preciso, quello indeciso… Ricreare soggetti, e quindi situazioni, il più possibile reali e conosciuti, aiuterà gli utenti a calarsi nei panni dei protagonisti e a capire più facilmente il messaggio che vogliamo inviare.

Smile consiglia: Ironizzare non vuol dire “ridicolizzare” o, peggio, “discriminare”: i clienti difficili diventeranno piacevoli, se serviti nel modo giusto; i collaboratori capiranno i propri errori e torneranno sulla retta via, se seguiti con pazienza e motivazione; una vendita impossibile si trasformerà in una vendita record… Se i risultati arrivano sullo schermo, i nostri collaboratori saranno più motivati a porsi obiettivi sfidanti nella vita reale!

 

  1. Riepilogare i concetti chiave

Alla fine del video formativo, se i tempi ce lo consentono, approfittiamo sempre per fare un breve ripasso dei contenuti più importanti che vogliamo restino in mente ai nostri spettatori. Cerchiamo di essere chiari e professionali, utilizzando un’impostazione didattica e frasi brevi. Anche il linguaggio del corpo è importante: per dare autorevolezza al protagonista, assicuriamoci che mantenga una postura ben eretta, lo sguardo vivo e dritto in camera, e una voce decisa ma calma.

Smile consiglia: Durante i monologhi, suggeriamo all’attore di tenere in mano un oggetto, come una penna: questo lo aiuterà a mantenere una gestualità naturale e rilassata!

 

Ah! Va bene la professionalità, ma non dimentichiamoci che riuscire a strappare un sorriso farà bene sia all’umore che ai risultati!

 

Foto di Vater_fotografo

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