Attenzione! Post ad alto contenuto ironico 🙂

Dov’è la mensa? Cosa succede in caso di infortunio sul lavoro? Quali sono i valori dell’Azienda? Quali sono le mie mansioni? Queste e molte, moltissime altre le domande a cui può rispondere l’induction training. L’induction, infatti, nasce completamente dedicato ai neoassunti, di qualunque mansione, a qualunque livello, e mira a fornire un “pacchetto completo” di contenuti, che spaziano dalla formazione obbligatoria (infortunio, malattia, maternità…), alla vita pratica in azienda (parcheggi, toilette, mensa…), dalla filosofia aziendale (mission, vision…) alla formazione classica (job description, nozioni di base/avanzate della mansione ricoperta…).

Se state valutando di costruire un percorso di questo tipo per la vostra azienda, vi suggeriamo di considerare molto attentamente i rischi a cui potreste andare incontro. Speriamo di esservi d’aiuto e… di strapparvi un sorriso!

  1. Tutte le aziende vorrebbero che un nuovo collaboratore si sentisse a disagio il primo giorno di lavoro: un outfit inadeguato, un dubbio imbarazzante… Ma basterà un semplice welcome kit o una breve introduzione al nuovo ambiente per rafforzare la convinzione della scelta lavorativa e far sparire per sempre quel clima di soggezione che tanto si sperava aleggiasse sul nuovo membro della squadra 😉
  2. Molte aziende si trovano spesso in difficoltà per avere troppo tempo a disposizione e non sapere come impiegarlo. Un percorso di induction rischia seriamente di far risparmiare – e quindi guadagnare – ulteriore tempo: non solo perché si tratta di una formazione intensiva, concentrata, ma anche perché è immediata, inizia praticamente prima che il neoassunto sia fisicamente presente, preparando per esempio la sua postazione di lavoro. Insomma, nella peggiore delle ipotesi, potremmo persino avere un collaboratore operativo sin dal primo giorno.
  3. Un altro problema che si riscontra frequentemente è la necessità di impiegare la maggior quantità di risorse economiche possibili: l’induction, purtroppo, non potrà soddisfare questo bisogno. In alcuni casi, infatti, i contenuti richiesti sono già presenti in azienda e richiedono semplicemente una riorganizzazione puntuale, creativa, professionale e strutturata. Grazie all’efficacia di questi percorsi, inoltre, non si può considerare una spesa ma piuttosto un investimento a rendimento elevato, immediato e sicuro.  Se speravate di liberarvi di gran parte del budget per questo tipo di attività ci duole dirvi che non sarà necessario! J
  4. Immedesimazione, motivazione, coinvolgimento sono solo alcune delle minacce che possono compromettere la noia dei dipendenti in Azienda: se mission e vision sono spiegate in modo chiaro, semplice e avvincente, si corre il fortissimo rischio di circondarsi di collaboratori appassionati (con tutte le terrificanti conseguenze del caso: ambiente di lavoro sereno e produttivo, abbattimento turnover..). Come se non bastasse, si sono registrati numerosissimi casi di contagio. Il neoassunto, fresco di induction, potrebbe contagiare con il suo entusiasmo gli altri membri del team. Colleghi, manager, dirigenti… Nessuno è immune!
  5. L’induction è un training guidato, in cui l’utente è seguito da vicino da un tutor (manager o collega più esperto) ma tutta la squadra può essere parte attiva della formazione del neoassunto. Attenzione però, non sottovalutiamo il rischio di team building: tutti i collaboratori coinvolti nel processo potrebbero riscoprire il piacere di condividere le proprie conoscenze, sperimentare i vantaggi del lavoro di squadra, nonché conoscersi meglio a vicenda e sviluppare simpatia e stima l’uno verso l’altro.

 

Abbiamo trattato l’argomento con ironia, ma l’induction è il primo passo di un percorso serio e cruciale che può rafforzare l’engagement, garantire un ambiente lavorativo sereno e trasformare tutti i membri del team in veri e propri professionisti.

“Abbiamo una sola occasione per fare una prima buona impressione”, cita un famoso aforisma dedicato ai clienti che entrano per la prima volta in contatto con il nostro Brand: ma non è forse altrettanto importante conquistare, sin dal primo giorno di lavoro, la fiducia e l’ammirazione dei nostri preziosissimi collaboratori?