Realtà complesse e articolate dove convivono diversi brand con le loro specifiche esigenze.  Va da sé che non risulti facile progettare, sviluppare ed erogare un percorso formativo efficace, senza interferire in qualche modo con le singole realtà che ne fanno parte.

Come soddisfare allora le esigenze del gestore che esprime la necessità di:

  • Costruire uno stile comune all’interno del Centro o del Village
  • Contare su una squadra di operatori unita e compatta
  • Trasmettere regole di buona convivenza e di sana competizione?

Ecco cosa mettere in atto e cosa invece evitare per rendere davvero efficace la formazione all’interno di Centri Commerciali e Outlet Village.

DA FARE

  • Progettare un percorso semplice, divertente e motivante: perché la formazione non deve essere vissuta come un ulteriore carico di lavoro, un compito da svolgere, ma piuttosto come un momento di stacco e di pausa, un’occasione per stare con i colleghi e costruire qualcosa insieme.
  • Avere come primo obiettivo lo sviluppo dello spirito di squadra: rappresenta una base sicura su cui costruire tutto il resto.
  • Coinvolgere i cosiddetti Leader di Corridoio: sono persone che spontaneamente fungono da riferimento all’interno del Centro o del Village e che diventeranno i promotori del progetto.
  • Prevedere contest che coinvolgano e motivino la partecipazione.
  • Monitorare, attraverso indicatori specifici, i risultati del progetto, sia dal punto di vista comportamentale che da quello economico. È importante pianificare nel dettaglio questa attività già in fase di progettazione.

DA NON FARE

  • Presentare l’iniziativa come un progetto formativo tradizionale: le insegne presenti  potrebbero temere che i contenuti ostacolino le loro linee guida aziendali.
  • Pensare di poter coinvolgere tutti i collaboratori: gli investimenti di risorse umane ed economiche sarebbero troppo onerosi.
  • Optare per una modalità formativa abituale: l’età anagrafica di buona parte delle persone che vi lavorano registra scarsa propensione alla staticità dell’aula, ma piuttosto una predilezione per il multimedia.

Un primo passo per permettere alla formazione di fare davvero la differenza in termini di risultati, anche in contesti molto eterogenei!