Nell’immaginario comune il samurai rappresenta l’emblema del guerriero ideale, aderente a un preciso codice di condotta morale e pratica. A qualche secolo dalla definitiva decadenza di questa casta giapponese, i valori cui ogni samurai aderiva sono più che mai attuali e con la diffusione, nel Ventesimo secolo, di testi quali “Il libro dei cinque anelli” del celebre Miyamoto Musashi, “Bushido – La via del guerriero” e “Hagakure – Il codice dei samurai” risulta chiaro quanto le loro virtù trascendano il ruolo da loro ricoperto e siano ancora più che mai vive e condivise, soprattutto nella società giapponese contemporanea.

 

No, non vogliamo farvi una lezione di storia sul Giappone feudale ma introdurvi proprio il libro “Hagakure – Il codice dei samurai”, che raccoglie gli insegnamenti di un samurai ritiratosi a vita monastica, Yamamoto Tsunetomo. Questa raccolta di aforismi, a volte molto concisi altre volte più articolati, venne adottata per secoli come codice dei samurai e oggi si rivela molto preziosa poiché le norme elencate sono facilmente applicabili sia negli ambienti professionali odierni che nella vita di tutti i giorni.

 

Vogliamo condividere con voi alcuni significativi passi che possano esservi d’ispirazione per redigere il vostro personale “codice del leader” e affrontare valorosamente le vostre quotidiane battaglie J

“Il mero possesso della saggezza e del talento rappresentano il tipo di utilità più infimo.” 

Uno dei primi aforismi dell’opera: per essere un samurai non basta avvalersi del proprio talento se quest’ultimo non è avvicendato da un allenamento continuo e dal rispetto del codice.

 

“Crediamo tutti di poter dirimere questioni complesse, se solo le ponderiamo a fondo. In realtà, si tratta di una falsa convinzione che ci spinge al male, poiché certe riflessioni assumono come centro di sé il proprio io.” 

Abbiamo scelto questo passo perché rivela sottilmente una possibile insidia per chi ricopre il ruolo di leader: a volte ci prendiamo carico della risoluzione di problematiche ingenti facendone quasi una questione personale e perdiamo di vista l’obiettivo della squadra. Non dimentichiamoci che i nostri collaboratori sono risorse preziose e risulta più agevole ottenere un successo con l’aiuto di ogni singolo individuo del team.

 

“Se non si è capaci di saggezza autentica, sarebbe meglio consultare i saggi o le persone di buon senso. Non essendo personalmente coinvolta nella questione, un’altra persona rappresenta una garanzia.”

Non è segno di debolezza consultare qualcuno quando si tratta di prendere una decisione oppure in merito a un argomento a noi poco conosciuto. In più ricordiamoci che chi non è direttamente coinvolto potrà esprimere un giudizio imparziale e quanto più oggettivo.

 

“I grandi uomini non amano parlare.” 

Può sembrarvi un suggerimento strano ma va contestualizzato all’ideologia dei samurai. Si tratta, infatti, di una convinzione riportata nei “Dialoghi” di Confucio e professata come una fede nelle culture cinesi e giapponesi: per timore di disattendere le aspettative, il guerriero nipponico preferisce agire concretamente invece di fare proclami e promesse che non è sicuro di poter mantenere.

 

“Correggere i difetti, ammonendo gli altri: questa è la cosa più importante, segno di grande compassione. Certo l’ammonizione è molto gravosa.”

“Prima di esprimere il proprio dissenso, ci si accerti che l’altro è disposto a recepirlo o no.”  

Con grande tatto e intelligenza emotiva, è sempre giusto ammonire un collaboratore che ha commesso un errore. Tsunetomo aggiunge che andrebbe sempre fatto privatamente poiché un rimprovero pubblico arrecherebbe solo danno e vergogna al destinatario. Attualissima questa considerazione che tiene anche conto della disposizione d’animo di chi deve recepire l’ammonimento:dobbiamo scegliere accuratamente il momento opportuno per esporre la nostra critica.

 

“Sul campo di battaglia ci si dovrebbe prefiggere di vincere un avversario valoroso. Giorno e notte, si ambisca di battere un nemico possente con impeto e infaticabilmente; così, si mostrerà coraggio.”

Sia chiaro, non vogliamo incitarvi a ingaggiare duelli in ufficio! 😉 Ogni giorno scegliete di affrontare sfide alla vostra altezza o addirittura superiori e mettete costantemente alla prova voi stessi. Il samurai era sempre desideroso di battersi per mostrare il proprio valore e, come lui, dovreste costantemente migliorarvi e cercare di raggiungere traguardi più impegnativi.

 

“Un sovrano saggio e illustre sollecita e ascolta critiche e ammonimenti.”

Come abbiamo avuto modo di dire, la società Giapponese ha fatto propri i precetti di Tsunetomo ed è noto come gli alti dirigenti delle multinazionali siano soliti confrontarsi con i collaboratori per ascoltare i loro consigli e le loro osservazioni.

 

Nonostante la katana (spada lunga in dotazione ai samurai) sia da tempo stata deposta, è necessario affrontare le insidie quotidiane con le armi più raffinate. Se farete vostri questi validi insegnamenti e aderirete con convinzione al “codice del leader” che abbiamo preparato per voi non ci saranno avversità a cui non terrete testa!

 

Foto di Txarli San