C’è solo un modo per motivare il proprio team di lavoro risultando dei leader vincenti: si chiama empatia. Bando alle sfuriate da maestrine o alla voce grossa da capetti d’ufficio, è tempo sprecato. Per avere risultati reali sul funzionamento di una squadra, tutto bisogna fare tranne disgregarla e mortificare i suoi componenti. Potenziate le vostre migliori doti di bontà e condivisione dei risultati e il gioco, almeno in parte, è davvero fatto. Certo, associare la vostra bontà a qualche esercizio pratico, può essere davvero utile.
Spirito di squadra e crescita personale
Come si crea? Facilissimo. Perché tutti i componenti del team siano d’accordo devono avere un obiettivo in comune. E in questo caso l’obiettivo può essere proprio la mission dell’azienda. Ricordate allora quali valori guidano la vostra azienda e proponete ai vostri collaboratori di contribuire ad un ampliamento della vision aziendale. Ogni idea è importante perché è importante ogni persona che lavora con voi ed ogni step affrontato insieme diventa per il singolo un mattoncino per la propria crescita personale. Un’idea concreta? Si scrive “active painting” si legge “dipingere”. Tirate fuori il Pollock che è nei vostri collaboratori affidando loro un tema o un’idea legata all’azienda che dovranno poi riportare in pennellate su un grande telo. Ognuno avrà la sua idea e il suo stile ma tutto risulterà sullo stesso supporto. Arte astratta accettatissima, ancora meglio se al momento creativo segue un momento di riflessione e di spiegazione per tutti.
Feedback ed esempi vincenti
Abbiamo detto che quella da ricercare è la leadership empatica. Come si fa? Siate l’esempio vincente e l’intera squadra potrà cantare vittoria. Non dimenticate mai di dare un feedback se avete già assegnato dei compiti. Non a tutti interessa una risposta per quello che si deve fare ma sicuramente fa piacere sapere che si è svolto bene un lavoro. Un esempio? Invece che la solita “tecnica del panino”, perdete un po’ di tempo utile con il gioco delle colonne dove non ci saranno Nomi, Città, Animali ma semplicemente Pregi e Difetti. Se un vostro collaboratore sarà per molti “pigro” trovate subito degli esercizi da proporgli per superare questo piccolo limite e svoltare: mandatelo a prendere il caffè alle macchinette per tutti!
Sincerità
E se il feedback dovesse essere negativo? Va bene lo stesso, ma tenendo bene a mente la parola “empatia”: ricordatevi che anche voi sbagliate. La sincerità vince sempre, anche in un’azienda. I grandi leader, d’altronde, hanno tutti la stessa abitudine: dicono la verità senza esitare, a differenza di altri manager e questo, in qualche modo, ripaga sempre. Per rendere la sincerità un punto fermo del vostro lavoro con la squadra ponetevi l’obiettivo di creare un appuntamento fisso di condivisone e dialogo: tutti potranno esprimere la loro opinione ma voi avete il compito primario di mettere in rilievo gli aspetti positivi che verranno fuori. Un’idea? Gioco della verità! Vincono ovviamente i coraggiosi, quelli che sapranno riconoscere, garbatamente, i limiti di ognuno ed ovviamente i propri. E se scoprirete di essere logorroici fatevi un bel quadretto con scritto “e smettila di parlare!” e tenetevelo a portata di scrivania.
Fonti:
- Professione formatore, http://www.professioneformatore.it
- Ninja Marketing, Le regole d’oro per motivare il team ed essere un leader migliore
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