Settembre 2015. Partire per le ferie in Grecia aspettandosi disagi e disservizi e tornare invece con la valigia piena di ottimi spunti di business per il sistema turismo: ecco come un viaggio di 2 settimane attraverso le mete meno turistiche del Peloponneso si trasforma nella scoperta di una destinazione che sa fare turismo e cogliere ogni occasione per scalare le classifiche dei “preferiti”.
Accoglienza. Nonostante la vacanza fosse stata programmata low budget, zaino in spalla, in piena stagione (a cavallo di ferragosto) e durante un periodo di crisi, l’accoglienza di ogni struttura ricettiva è stata sorprendente: oltre al sorriso, il saluto era corredato sempre da un invito a rilassarsi e a godersi il drink di benvenuto (spesso succo d’arancia spremuto al momento) prima ancora di procedere con il check-in e salire nelle camere.
Indicazioni stradali. Un punto debole di molte zone visitate risiede proprio nelle indicazioni per raggiungerle! Senza conoscere l’alfabeto greco, avere una cartina stradale e ottimo senso dell’orientamento (o ovviare al tutto con un navigatore) diventa spesso impossibile riuscire ad arrivare al paese o all’albergo designati. A volte, anche su strade principali, la segnaletica scompare completamente, lasciando libero sfogo alla fantasia…
Stabilimenti balneari. Una delle scoperte più piacevoli, è stato poter usufruire di tutti i servizi di bellissimi stabilimenti balneari senza pagare alcun noleggio per gli ombrelloni o altro. L’unico impegno da prendere è servirsi del bar/ristorante dello stabilimento per la consumazione che, anche nei posti più curati ed eleganti, ha prezzi molto bassi (es. 1,50€ per un litro di acqua).
Free wi-fi. Praticamente tutte le strutture aperte al pubblico (sicuramente hotel, bar e ristoranti) hanno wi-fi gratuito a disposizione dei clienti. L’ideale per commentare la propria vacanza sui social (e fare pubblicità ai locali) e ricercare/prenotare la prossima meta di viaggio.
Promozione. Importante notare come spesso, i Responsabili incontrati in hotel, ristoranti etc. si premurassero non solo che i clienti parlassero bene della loro esperienza nella loro struttura ma soprattutto che invitassero amici e conoscenti a visitare il paese, la regione o la Grecia in generale. Oltre al passaparola offline, tutti i luoghi visitati, mettevano in atto strategie di comunicazione integrata davvero semplici ma efficaci. Nessun timore nel chiedere una recensione positiva e nel ricordare che gli stessi prodotti (nel caso dei negozi) erano disponibili anche online nel proprio e-commerce.
Insomma, nella mia esperienza, la Grecia si è dimostrata una realtà da scoprire e non solo per il mare cristallino e l’ottima cucina ma per la capacità di reagire con lungimiranza alla crisi attraverso il suo settore più proficuo: il turismo.