Human centered design

Perché adottare lo Human Centered Design nella progettazione di un intervento formativo

Lo Human Centered Design è la cornice ideale per ideare eventi formativi incentrati sul raggiungimento di obiettivi concreti in breve tempo.

Lo Human Centered Design (HCD) nasce come una disciplina di progettazione di prodotti e servizi che ha come punto di partenza le esigenze degli HUMAN beneficiari del cambiamento. La formazione è uno dei settori ideali a cui applicare lo Human Centered Design, apportando un valore aggiunto alla progettazione degli eventi formativi, digitali o in presenza.

In questo articolo vi raccontiamo quando adottare lo Human Centred Design, perché e in che modo renderlo più efficace a vantaggio della formazione.

 

Human Centered Design e formazione: quando sceglierlo

Lo Human Centered Design è un approccio di problem solving creativo che stimola la ricerca di una soluzione efficace in risposta a una difficoltà, seguendo una metodologia precisa. I suoi step principali sono:

  • LOOKING – Raccogliere informazioni attraverso l’osservazione dell’esperienza umana
  • UNDERSTANDING – Elaborare le informazioni raccolte per cogliere opportunità e sfide
  • MAKING – Immaginare nuove possibilità e realizzarle sin da subito

Questa metodologia offre una cornice ideale per progettare eventi formativi, perché ci consente di raggiungere obiettivi molto concreti in tempi altrettanto concisi. È inoltre anche molto flessibile e permette di pianificare l’intervento formativo come un evento unico (per esempio, organizzando un workshop dedicato) o di suddividerlo in vari micro-interventi.

Gli obiettivi che si possono raggiungere con lo HCD sono veramente molteplici e possono essere estesi a tutta l’azienda, ad alcune funzioni specifiche o anche a un solo Team:

  • TROVARE UNA LINEA COMUNE: allineare il Team sulle priorità a breve e lungo raggio, identificare una strategia o una visione condivisa, identificare la strategia per implementare una nuova procedura
  • RISOLVERE UN CONFLITTO: migliorare i processi di comunicazione interna, restringere i gap generazionali, rafforzare la collaborazione tra Team divergenti
  • MIGLIORARE L’ESPERIENZA DEI VARI STAKEHOLDER: ottimizzare il processo di onboarding, rivedere il Customer Journey dei Clienti, ottimizzare le dinamiche di smart working all’interno del Team
  • PREPARARSI A EVENTUALI SCENARI FUTURI: condurre valutazione retrospettive, diagnosticare cause/effetti di eventuali problemi, definire il cambiamento sulla base di potenziali scenari futuri. 

Perché adottare lo HCR nella progettazione della formazione

Lo Human Centered Design aiuta a sviluppare una serie di competenze trasversali che arricchiscono il profilo professionale dei partecipanti alla formazione. Allo stesso tempo, le soft skill apprese incrementano nei partecipanti il senso di empowerment verso la propria performance e verso l’organizzazione.

In questo modo lo Human Centered Design amplifica il valore dell’evento formativo e prolunga i suoi benefici nel tempo.

STEP COMPETENZE SVILUPPATE
LOOKING EMPATIA – capire il punto di vista delle persone, mettersi nei loro panni, acquisendo una prospettiva diversa dalla propria

PENSIERO CRITICO – chiedersi il perché delle cose per evidenziare potenziali aree di sviluppo e miglioramento

UNDERSTANDING  ANALISI – avere la capacità di individuare le relazioni tra gli eventi, anche quelle che non sono evidenti, tra eventi apparentemente slegati

COLLABORAZIONE – apprezzare i contributi degli altri, evitando di metterli in discussione e cogliendone il valore vero

MAKING CREATIVITÀ – combinare gli elementi a disposizione per realizzare qualcosa di nuovo e funzionante

VISUALIZZAZIONE – riuscire a calare un’idea astratta nella realtà e capire l’impatto che può avere nel contesto in cui verrà applicata

 

Come adottare lo HCD nella progettazione della formazione

Per progettare un evento formativo adottando l’approccio dello HCD, dobbiamo sempre tenere in considerazione che le persone sono le vere protagoniste e che più le metteremo nelle condizioni di esprimersi, partecipare, mettersi in gioco, collaborare, più l’intervento sarà efficace.

A tal proposito la regola delle 4P ci può aiutare a curare tutti gli aspetti chiave della progettazione, senza lasciare nulla al caso:

P – URPOSE: Qual è l’obiettivo di questo evento formativo? Perché abbiamo scelto questo approccio rispetto agli altri? Quali sono le nostre aspettative?

P – EOPLE: Chi sono i partecipanti all’evento formativo? Quali contributi che possono apportare? Quali sono le relazioni professionali tra i partecipanti? Qual è la loro prospettiva?

P – RACTICAL: Come mettere tutti i partecipanti nelle condizioni fisiche ed emotive di partecipare all’evento? Quando si terrà? Dove? Scegliamo una modalità in presenza o digitale? Quali sono i supporti necessari per facilitare l’evento formativo?

(What’s the) P – OINT: Come vogliamo che le persone si sentano alla fine di questo evento? Come ne misuriamo il successo? Cosa vogliamo che le persone si portino a casa?

 

Lo Human Centered Design rappresenta dunque un approccio in grado di conciliare risultati concreti, tempi rapidi e, non da ultima, l’attenzione alle persone protagoniste della formazione, permettendo loro di attuare in modo immediato (talvolta già durante la formazione stessa) i nuovi comportamenti appresi.