Una volta ultimate le attività della fase di pre-boarding, come visto nel nostro precedente articolo, il percorso di induction training prosegue e si sviluppa durante il primo giorno di presenza del neoassunto e per le settimane successive.
Fase 2: primo giorno
Il primo giorno dovremo concentrare la maggior parte delle nostre energie su alcuni aspetti fondamentali. Mi è capitato di apprendere di casi in cui i nuovi arrivati venissero immediatamente dirottati verso il magazzino per riorganizzare della merce appena giunta oppure in qualche reparto del negozio per prendere subito confidenza con le funzioni operative a cui erano destinati. Certo, in alcuni casi può essere un approccio efficace ma sicuramente questa modalità non rientra in un percorso lungimirante. Il primo giorno in-store dovrebbe essere dedicato all’analisi della job description, alla presentazione del team, a una visita guidata e completa dello store e alla consegna di kit e manuali da consultare all’occorrenza. Facciamo sempre in modo che la nostra modalità sia divertente e interattiva, il cervello non è predisposto per immagazzinare e organizzare in una sola volta un’elevata quantità di informazioni. La scelta di un tutor interno di riferimento, ove possibile, potrebbe essere un’ottima soluzione: un volto amico sarà importante sia dal punto di vista emotivo che pratico, perché permetterà al neoassunto di sciogliere eventuali dubbi e di apprendere direttamente i dettagli del mestiere. L’obiettivo che dovremo prefissarci a conclusione della prima giornata di lavoro sarà che ciascun nuovo collaboratore abbia chiara la direzione intrapresa e sappia qual è il suo scopo in funzione degli obiettivi da raggiungere.
COSA | COME | QUANDO |
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Primo giorno |
Fase 3: prime settimane
COSA | COME | QUANDO |
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1° settimana
2°/3° settimana |
Alla fine di questa fase sarà nostro compito cominciare a testare l’efficacia del percorso delineato e sarà quindi fondamentale chiedere un feedback al neoassunto sulle modalità di apprendimento e, inoltre, sarà utile vagliare da subito le conoscenze acquisite attraverso test e schede di valutazione. Non sottovalutiamo questa attività perché offre un duplice vantaggio: capire lo “stato di salute” del nostro nuovo collaboratore e valutare nel contempo l’incisività del processo di induction, poiché quest’ultimo dovrà sempre attenersi alle esigenze dei nuovi assunti e dell’azienda, entrambe in costante evoluzione.
Fase 4: il post-inserimento
È il momento per fornire al collaboratore un piano per obiettivi consultabile sia online che in forma cartacea. Questo per permettere un monitoraggio costante dei risultati con cadenze regolari: i primi 90 giorni saranno per esempio determinanti per capire se l’induction training ha funzionato, se la risorsa ha deciso di confermare la propria fiducia all’azienda, se essa presenta tutte le caratteristiche e le capacità corrispondenti al profilo. Al termine del periodo di prova è importante avere tutti gli elementi per capire se il neo assunto è il collaboratore giusto.
Nel prossimo articolo concluderemo la nostra analisi parlando dei vantaggi dell’induction training.
[Pubblicato su Persone & Conoscenze – dicembre 2016]
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