Se i nostri suggerimenti su come evitare una cattiva reputazione sui Social hanno suscitato la vostra curiosità verso il Social Media training, questo ulteriore approfondimento potrebbe essere determinante qualora foste ancora dubbiosi riguardo il suo inserimento come parte integrante del vostro piano formativo.
Avete mai sentito parlare di Social Media Policy aziendale? Da quando Facebook, Twitter e altri sono divenuti elementi imprescindibili nella quotidianità di ogni individuo, si è ritenuto fondamentale in ambito professionale impedire l’accesso agli account Social personali o regolarne la fruizione. È ciò che hanno fatto molti responsabili HR, con il supporto del reparto IT, per evitare cali di produttività e distrazioni.
Le statistiche dicono che circa il 50% dei datori di lavoro deve affrontare uno sconsiderato utilizzo dei Social Network in orario lavorativo. Il Social Media training può, anche in questo caso, aiutarvi a modificare le cattive abitudini dei membri del vostro team per poter integrare, piuttosto che escludere, la fruizione dei Social nel normale flusso operativo giornaliero.
Ecco qualche consiglio su come rivedere o migliorare la vostra policy in questo ambito:
- Spesso i nostri collaboratori intrattengono conversazioni virtuali che esulano dal consueto scambio di email “ufficiale” utilizzando le chat o programmi gratuiti il più noto dei quali è sicuramente Skype. “Un posto di lavoro più connesso è un posto di lavoro più produttivo” ha detto Julien Codorniou, responsabile di Facebook at Work, un sistema personalizzato del Social Network per eccellenza che può essere utilizzato a livello aziendale per interconnettere i colleghi attraverso conversazioni di messaggistica istantanea, teleconferenze e condivisione documenti. Cosa cambia rispetto al Facebook che tutti conosciamo? Al posto della propria rete di amici, Facebook at Work mette a disposizione esclusivamente quella dei propri colleghi di lavoro. Cerchiamo, quindi, di convogliare gli scambi di messaggi in uno strumento che possa favorire la produttività, piuttosto che impedire del tutto l’utilizzo di certi sistemi.
- Se nei vostri incubi peggiori figurano ‘Farmville’ e ‘Candy Crush Saga’, popolari giochi di Facebook che tengono incollati migliaia di utenti, allora è il momento di considerare la gamification come soluzione ai vostri disturbi del sonno. Estirpare l’aspetto ludico dalla giornata lavorativa dei vostri collaboratori potrebbe non essere la soluzione: perché, invece, non trasformare in un gioco alcuni noiosi aspetti operativi? Per esempio: avete redatto un nuovo manuale di istruzioni difficile da digerire? Perché non sfruttare il modello a livelli e premi dei videogiochi per rendere l’apprendimento più avvincente?
- Perché non considerare i Social come input creativo? Sbirciare il proprio account Facebook per vedere che c’è di nuovo è l’emblema della distrazione legata ai Social Network. Ma perché non suggerire ai vostri collaboratori un modo più interessante e utile per deconcentrarsi? Potreste, per esempio, invitare all’utilizzo delle piattaforme Pinterest, Flickr o Instagram per fare qualche ricerca creativa: questi 3 Social rendono infatti le foto condivise dagli utenti il loro punto di forza e, dunque, potrebbero rivelarsi un’utile fonte di stimoli visivi e grafici. O ancora, potreste proporre di controllare periodicamente quali sono gli argomenti più discussi su Twitter per analizzare i trend del momento e magari sfruttarli per attività di instant marketing o semplicemente per fini di ricerca. E se l’aggregatore di blog Tumblr può essere un’ottima fonte di ricerca per i vostri copywriter, LinkedIn è sicuramente la piattaforma giusta per monitorare i traguardi ottenuti dai vostri competitor: le numerose potenzialità offerte dai Social sono uno strumento tutto da sfruttare. La prossima volta che pizzicherete un membro del vostro Team su Facebook, pensateci bene prima di rimproverarlo. 😉
All’interno di questa rubrica dedicheremo prossimamente un ampio capitolo a un fondamentale aspetto del Social Media training, la Social Advocacy, che si verifica quando i vostri collaboratori divengono Brand Ambassador della vostra Azienda sui Social Network. Condividendo i contenuti editoriali previsti nel vostro calendario Social quotidiano potrebbero essere i fautori della viralità di quei contenuti e quindi determinanti nell’efficacia del vostro piano di Comunicazione.
Se fino ad ora non avete visto di buon occhio l’introduzione delle piattaforme Social in ambito professionale, forse è il momento giusto per formulare la vostra Social Media Policy cercando di comprendere come trasformare Facebook, Twitter e Instagram da fonti di svago a strumenti proficui per il vostro business.