Anche quando la formazione face to face ci sembra l’opzione migliore, non sempre rappresenta una soluzione priva di ostacoli: costi, tempo, distanze, sono solo alcuni dei fattori che possono impedirci di organizzare le sessioni formative come vorremmo, designando un unico formatore per tutti gli utenti.

La soluzione la conosciamo, si tratta di “train the trainer”, ovvero poche sessioni formative indirizzate ai leader dislocati sul territorio di interesse, che possano, in un secondo momento, assumere le veci del trainer in tutto e per tutto, occupandosi a loro volta della preparazione della loro squadra.

Ma davvero ci si può fidare? Saranno in grado di spiegare correttamente quel nuovo prodotto tanto complesso? Riusciranno a tenere alta l’attenzione, anche degli elementi più ostici? Sapranno gestire le obiezioni in modo costruttivo? La risposta è sì, e siete in una botte di ferro! Ecco perché:

  1. Un buon leader conosce personalmente e approfonditamente ogni suo collaboratore: essere consapevole delle loro debolezze significa, per esempio, poterli coinvolgere senza metterli in imbarazzo, tenere viva l’attenzione senza alzare la voce, e così via. Tutte piccole cose che impattano fortemente sull’efficacia della formazione.
  2. Un buon leader si è guadagnato la piena fiducia dei suoi collaboratori. Anche la più utile delle informazioni diventa insignificante se percepita come falsa: una voce autorevole si farà ascoltare (e ricordare!) più facilmente.
  3. Un buon leader non dà ordini ai propri collaboratori: li consiglia, li sprona, li motiva. Allo stesso modo, la formazione non deve essere uno sterile passaggio di informazioni ma piuttosto un momento di scambio, di ispirazione, di crescita.
  4. Un buon leader è aperto a critiche, proposte, suggerimenti… Proprio come un buon trainer stimola la conversazione, chiede l’opinione degli utenti, li invita a fare domande per chiarire, verificare, approfondire. La propensione allo cambio e all’autocritica sono doti fondamentali per entrambe le figure.
  5. Un buon leader conosce prodotti, iniziative, procedure meglio di chiunque altro. Se fallisce nel formare i propri collaboratori, il problema potrebbe essere da ricercare nella formazione che è stata a lui riservata.

Ricordiamoci inoltre che insegnare è senza dubbio il metodo più efficace per verificare le proprie conoscenze. Per esempio, se il leader, mentre racconta al team la nuova promozione, si accorgesse di avere un dubbio, avrà modo di riparare prima di doversi confrontare con il cliente. Ripetere gli argomenti appena appresi sarà un ottimo metodo per fissarli indelebilmente nella propria mente!

Qual è la vostra esperienza a riguardo? Quali sono i vostri dubbi, se ancora non vi siete cimentati in questo metodo?