La tecnologia pian piano sta invadendo ogni aspetto della nostra vita. Anche lo shopping non è esente da questa rivoluzione, infatti, tutti apprezziamo il meraviglioso mondo dell’e-commerce che ci permette di acquistare i nostri capi preferiti con un semplice click. Non solo, è anche sulla bocca di tutti come gli store fisici si stiano reinventando per offrire al Cliente un’esperienza a 360°.

Prendendo spunto da un articolo uscito su “Tech Page One” – il blog di DELL Italia dedicato all’Information Technology –  (“5 settori in cui la realtà virtuale produrrà grandi cambiamenti” di ) cerchiamo di capire come queste nuove tecnologie modificheranno il modo di fare acquisti.

 

Ma facciamo un passo alla volta. Qual è la differenza tra realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR)?

Iniziamo dalla VR che è una realtà nella quale l’utente si immerge, una sorta di universo parallelo che assorbe la persona e la isola dall’ambiente esterno. È ben diversa dalla realtà aumentata che, invece, potenzia la percezione del mondo reale dell’utente con contenuti digitali.

Una cosa però accomuna entrambe le realtà: per poter provare l’esperienza della VR e della AR, è necessario dotarsi di un visore 3D, una sorta di binocolo che proietta l’utente in queste “altre dimensioni”.

 

Come si sta muovendo il retail in questo campo?

Secondo Goldman Sachs, a livello globale la spesa per le vendite al consumo supportate da VR e AR toccherà i 158 miliardi di dollari entro il 2025.

 

Ma cifre a parte, come si traduce tutto questo in vantaggi per il Cliente?

Facciamo degli esempi.

  • IKEA, oltre alla già chiacchierata esperienza nella cucina virtuale, ha portato per 5 settimane la realtà virtuale nei suoi Punti Vendita per consentire ai Clienti di esplorare 5 ambienti in modo inedito e coinvolgente
  • NORTH FACE, il famoso brand di abbigliamento tecnico, ha usato la VR per trasportare il Cliente nello Yosemite National Park durante la sua normale attività di shopping in negozio
  • Per quanto riguarda l’AR invece, SEPHORA ha lanciato un’app che consente di truccarsi virtualmente per sperimentare la resa dei prodotti inizialmente in versione digitale

Inoltre, molte società che si occupano di commercio online (come eBay e Alibaba) sono interessate alla realtà aumentata per permettere ai visitatori di visionare e provare i capi prima di acquistarli.

 

Qual è lo scopo di queste tecnologie e dei conseguenti investimenti?

Molti brand le usano per stimolare la curiosità dei Clienti al fine di riavvicinarli allo store fisico ed evitare di perdere il contatto diretto come invece accade con lo shopping online. Questo approccio è inoltre ritenuto importante per avvicinarsi ai Millennial e alla Generazione Z che sempre di più preferiscono la comodità dello shopping online o ricercano una shopping experience davvero coinvolgente.

Infine, offrire un’esperienza unica e memorabile, rafforza la brand identity.

 

La prossima domanda ce la poniamo noi: come cambierà la figura dell’Addetto Vendita con strumenti come questi?

Al di là della capacità di interagire con questi strumenti, secondo noi, sarà fondamentale un cambiamento di approccio rispetto al negozio che da punto di vendita diventerà sempre più punto di esperienza. Per questo, lo Staff non dovrà più identificarsi come mero facilitatore di acquisti ma sarà sempre più centrale nell’accompagnare il Cliente alla scoperta del brand e del prodotto come uno storyteller coinvolgente e affascinante.

In quest’ottica, anche la formazione aziendale dovrà essere in grado di sensibilizzare verso questo nuovo approccio e dare la possibilità allo Staff di Vendita di mettersi in gioco ed entrare in questi nuovi panni, trasportando in questa nuova realtà, questa volta per nulla virtuale! 😉