All’interno di un punto vendita sappiamo quanto possa essere fondamentale l’apporto dello Store Manager per raggiungere gli obiettivi di fatturato definiti dall’Azienda e garantire la corretta funzionalità del Punto Vendita.
Per ovvie ragioni organizzative, spesso questa figura viene scelta e inserita in ruolo in tempi brevissimi, senza una preparazione adeguata per gestire con efficacia e competenza il punto vendita e le persone che vi operano.
Ma, avendone la possibilità, quali sarebbero le aree su cui intervenire per formare uno Store Manager che faccia davvero la differenza?
Cultura di vendita
Infondere una concreta cultura di vendita e trasmettere in modo incontrovertibile il concetto di Cliente quale Bene Comune. Prevedere delle sessioni sul modello di servizio e sulle modalità per trasmetterne con efficacia i contenuti, stabilendo momenti di valutazione intermedi.
Lettura e interpretazione dei dati aziendali e dei KPI
Dedicare momenti formativi ad hoc per supportare nella lettura del dato e nell’interpretazione dei fenomeni che lo determinano. Questi momenti possono essere istituzionalizzati come laboratori veri e propri tenuti da colleghi senior.
Crescita propria e dei collaboratori
- Instillare il germe della responsabilità dell’autoformazione per cogliere tutte le occasioni per informarsi, conoscere e approfondire argomenti utili alla professione. Schede per la raccolta informazioni sulla concorrenza o report a scadenze regolari possono essere strumenti validi per abituare le persone a tenersi sempre aggiornate sulla realtà in cui operano, documentando e quantificando le proprie osservazioni.
- Sensibilizzare sull’importanza di rivolgere ai propri collaboratori costante attenzione in termini di formazione, monitoraggio e verifica dei risultati. A questo scopo è utile dotare lo store manager di un piano di azione individuale, e per i collaboratori, dove condividere aree di miglioramento, obiettivi e tempi.
Coaching e leadership
Il saper gestire le persone e valorizzarne i talenti è una capacità che a volte risulta innata ma che spesso va educata. E’ quindi necessario fornire strumenti concreti per misurare le proprie performance, confrontarsi su situazioni quotidiane e individuare le proprie aree di miglioramento.
Non servono percorsi formativi complessi, ma strumenti reali per rendere l’operatività quotidiana una costante occasione di crescita professionale.