
I temi della formazione più caldi del 2020
Gli hot topics che, secondo noi di Smile to Move, saranno al centro dei percorsi di crescita del prossimo anno
È tempo di pianificazione e noi di Smile to Move vogliamo condividere con voi il nostro punto di vista su alcuni dei temi della formazione che l’anno prossimo caratterizzeranno i piani di sviluppo delle aziende,incentrati sulle esigenze del mercato e dei dipendenti.
Upskilling e reskilling
Per prima cosa, dal 2020 ragioneremo sempre più in ottica di upskilling e reskilling. Cosa significa?
PRIMO. Come abbiamo compreso da tempo,la rivoluzione culturale, sociale e tecnologica che ci coinvolge come persone e come aziende necessita un upgrade delle nostre competenze.
SECONDO. Upskilling e reskilling sono spesso utilizzati come sinonimi ma hanno delle connotazioni e delle conseguenze diverse:
- l’upskilling si focalizza su set di competenze completamente nuove o incrementali che servono per continuare a ottenere i migliori risultati nel proprio ruolo;
- il reskilling invece sostituisce competenze ormai obsolete con nuove skill più in linea con ciò che il mercato richiede. Spesso, come avviene ad esempio nelle realtà produttive sempre più supportate dalla tecnologia, ha come obiettivo il cambio di ruolo (ad esempio, da operaio a supervisore dell’automazione).
Upskilling e reskilling riguardano quindi gli obiettivi di posizionamento e l’approccio rispetto alla pianificazione formativa.Vediamo ora i 5 temi della formazione specifici sui quali, secondo noi di Smile to Move, ci concentreremo nell’immediato futuro:
1 – Selezione e valutazione
I processi di selezione e valutazione devono aggiornarsi rispetto al passato; questa transizione va infatti sostenuta con dei percorsi formativi all’altezza di questo cambiamento profondo,proprio perché culturale.
La selezione delle nuove risorse dev’essere incentrata sulla ricerca di talenti motivati e pronti a fare la differenza.
Anche la valutazione delle performance e dei risultati deve cambiare velocemente per integrarsi alla formazione e alla strategia aziendale: dalle attuali review periodiche (1-2 volte l’anno nella maggior parte dei casi) a processi continuativi, più rapidi e frequenti per trovare costantemente soluzioni su come migliorare ogni giorno, osservando le rapide evoluzioni di mercato e Clienti.
Per essere sul pezzo, però, non bastano linee guida da seguire ma l’upskilling di nuove competenze di leadership,come self-efficacy ed empathetic relationship.
2 – Clienteling
Con alcuni dei nostri Clienti Retail ci stiamo lavorando già da un po’ e questa strategia di marketing, quando diventa anche competenza professionale grazie alla formazione, riserva infinite soddisfazioni. Si tratta infatti della capacità di stabilire relazioni personalizzate e di qualità con i propri Clienti in base alle informazioni raccolte nel tempo (abitudini, preferenze, acquisti, comportamenti, …). Saper indagare, catalogare e soprattutto trasformare questi dati in wording e occasioni di contatto è quindi la chiave per ottenere fidelizzazione e risultati (vedi “Get Personal: 5 Steps to Clienteling Success”). E secondo noi di Smile to Move, questo strumento e approccio possono anche essere implementati in altri settori essendo la relazione la chiave di tutto, sempre!
3 – MicroWOWmoments
A completamento di questo focus sulla relazione entra in gioco un altro elemento strategico ormai imprescindibile, ovvero l’esperienza all’interno del Customer Journey (anche in questo caso trasversale ai vari settori): per diventare Clienti e magari Brand Advocates, le persone devono essere coccolate e sorprese. Per questo, abbiamo introdotto nei nostri progetti di consulenza e formazione la ricerca di Micro WOW Moments: brevi ma intense occasioni di contatto in cui l’emozione (“wow”) guida l’esperienza di acquisto e lascia il segno.
4 – Cultural intelligence
Anche in Italia questo tema sta iniziando a prendere finalmente il giusto spazio,traendo spunto dai modelli che all’estero sono da sempre integrati alla formazione di base fin dall’induction. Leader e Team globali devono essere supportati da training specifici che forniscano gli strumenti per un’efficace collaborazione reciproca. Allo stesso tempo, la crescente ricchezza interculturale che caratterizza anche le aziende più locali richiede linee guida e strumenti di relazione ad hoc (vedi articolo di Training Industry “Cultural Considerations in a Non Global Organization”)
5 – Leadership imprenditoriale
Un focus che deve essere urgentemente liberato dalla burocrazia aziendale e supportato dalla strategia è la leadership imprenditoriale, cioè la creazione di nuovi Leader dalla mentalità strategica: sicuri delle capacità proprie e del proprio Team, coinvolti apertamente nell’organizzazione e proattivi rispetto agli obiettivi, capaci di coinvolgere e facilitare la crescita di altri imprenditori tra i propri Collaboratori.
Tra tutti i temi della formazione quest’ultimo è forse il più pressante, non adatto a tutte le realtà e a tutti i professionisti, ma che dovrà essere declinato in una serie di programmi a sostegno di una leadership più orientata (e non solo misurata) sul risultato.
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