Diversi mesi fa ha fatto notizia l’apertura del primo store fisico da parte di Amazon ed è di pochi giorni fa l’annuncio che anche un secondo Amazon Go è stato inaugurato nella città di Seattle. Perché c’è tutto questo fermento attorno ad Amazon? Perché tutti conosciamo quest’azienda come l’e-commerce numero 1 al mondo, l’apoteosi dell’intangibile, ed è stata una sorta di rivoluzione copernicana vedere materializzarsi uno store fisico!
Chiaramente non poteva essere un punto vendita come gli altri e infatti Amazon ha concentrato in circa 170 metri quadrati una quantità di tecnologia incredibile. Basti pensare che si paga tutto tramite app senza mettere mano al portafoglio e che non è necessario scannerizzare il codice a barre per registrare quali prodotti un cliente sta prendendo dallo scaffale grazie a un sistema di computer vision unito a un software di machine learning.
State invidiando almeno un po’ i cittadini di Seattle dato che l’ultima volta che siete andati a fare la spesa avete perso circa 20 minuti in coda alle casse? Non sono gli unici a cui penserete la prossima volta che starete spingendo un carrello! Come avete letto nel titolo di questo post, quelli da invidiare veramente, sono i clienti cinesi! Rinfreschiamoci la memoria sull’identità di Alibaba: Alibaba Group è il colosso asiatico attivo nel campo del commercio elettronico a tutto tondo (spaziando dall’e-commerce, ai motori di ricerca per lo shopping e ai servizi per il cloud computing) anche se spesso ci si ricorda di questa compagnia per il servizio che offriva all’inizio della sua storia, nel 1999, quando permetteva di connettere produttori cinesi con acquirenti e distributori stranieri.
Ancora prima di Amazon, Alibaba ha creduto fortemente nell’interazione fra online e offline e nel 2015 ha aperto i primi 13 Hema market, di cui 10 nella sola Shangai. Cos’hanno di diverso dai classici supermercati?
- Esiste un termine inglese che permette di descrivere con precisione la filosofia dietro questi punti vendita: “mobile-powered”. Uno smartphone con installata l’app Alipay (una sorta di PayPal ovviamente di proprietà di Alibaba) è tutto quello che vi serve per fare la spesa da Hema
- Non solo, se vi siete resi conto che il frigo è tristemente vuoto e non avete voglia di uscire di casa (casa che dista al massimo 3 chilometri dall’Hema più vicino), potete tranquillamente inviare al supermercato la vostra lista della spesa tramite app e in massimo 30 minuti i prodotti che avete scelto verranno recapitati a casa vostra. Frutta, carne e pesce freschi inclusi!
- Se passate davanti a un Hema e avete bisogno di acquistare carne e pesce freschi, potete recarvi ai rispettivi banconi dove, in completa autonomia, potete scegliere e prendere con le vostre mani i tagli di carne o i pesci che più vi invogliano
- Se invece avete tempo per visitare lo store e avete un’improvvisa voglia di crostacei, potete approfittare del servizio cucina interno al punto vendita e farvi cucinare tutto quello che volete
- Non è cosa facile per i clienti dei supermercati cinesi avere a disposizione prodotti sempre freschi, ecco perché sono messe loro a disposizione numerose postazioni dove possono assaggiare diversi prodotti avendo la conferma del gusto e della freschezza dei cibi
- Sempre per garantire la freschezza e la qualità dei prodotti sugli scaffali, tutte le confezioni sono dotate di un codice a barre che il consumatore può facilmente leggere grazie all’app sul suo smartphone. Immediatamente sullo schermo compariranno informazioni riguardo le origini del prodotto, l’azienda dietro il prodotto, le istruzioni per cucinarlo, le informazioni nutrizionali e il prezzo
- Grazie alla competenza di Alibaba nel mondo dei Big Data, l’app di Hema è in grado di raccogliere una quantità inimmaginabile di dati che serviranno a ottimizzare la quantità di prodotti da tenere nel magazzino del supermercato, facendola variare sulla base delle abitudini d’acquisto dei consumatori che entrano nel punto vendita
- La novità che vi farà pentire di non essere a Shangai: se in un primo momento era necessario scannerizzare i codici a barre e procedere al pagamento con Alipay, oggi è possibile pagare direttamente con la propria faccia! Al posto delle tradizionali casse sono stati installati dei chioschi che scansionano il volto del consumatore al fine di confermare l’acquisto e procedere istantaneamente al pagamento
- Nonostante tutta questa tecnologia rende meno necessaria l’interazione col personale del supermercato (basti pensare che non ci sono cassieri), prestando per un attimo attenzione alle persone che vi circondano noterete che ci sono degli individui che si muovono velocissimi e che individuano con precisione dove sta ogni prodotto del loro reparto. Questi sono i supereroi che garantiscono l’arrivo della spesa a casa in massimo 30 minuti. E quando il gioco si fa duro (ovvero quando un cliente ha richiesto un prodotto raro) li noterete riunirsi in squadre pronte a spuntare ogni punto della lista. Dunque, all’interno dello stesso punto vendita ci sarà una parte del personale pronta ad aiutare i clienti presenti in store (chi offre gli assaggi, i cuochi, chi si occupa di catturare i granchi se servisse aiuto, …) e una parte concentrata invece a soddisfare i clienti che li contattano da casa
Tutto questo turbinio di tecnologia ha però scopi diversi, o almeno è questo quello che abbiamo percepito. Nel caso degli Amazon Go, la scelta di aprire uno store fisico è stata una decisione dettata in primo luogo dall’immagine che Amazon vuole dare di sé al pubblico e cioè di quell’azienda leader nel settore e-commerce che porta tutti i suoi investimenti in ricerca e sviluppo nel mondo offline per lasciare intendere come potrebbe diventare il supermercato del futuro. Nel caso degli Hema market, invece, il supermercato futuristico è già realtà. E a costo di peccare di qualche inefficienza, lo scopo ultimo è quello di servire il cliente in tutto e per tutto sia da casa che in store creando un nuovo tipo di retail che esula dalle definizioni di online e offline.