Immaginate di essere totalmente immersi nel film romantico che state guardando, il climax sta raggiungendo il suo apice con i due protagonisti che stanno per unirsi nel loro primo emozionante bacio…E improvvisamente una canzone metal irrompe nella scena sbriciolando l’atmosfera perfetta!
No, non siamo diventati matti: una situazione analoga può verificarsi quando in un punto vendita o in un qualsiasi esercizio commerciale non viene diffusa la musica giusta. Il personale è cortese, la merce è esposta in modo chiaro e creativo, l’arredamento è originale ma quel fastidioso suono che esce dagli altoparlanti allontana i vostri clienti. In fatto di musica di sottofondo esistono scelte azzeccate e scelte controproducenti ed è necessario capire come orientarsi per offrire un’esperienza di acquisto che coinvolga anche il piacere uditivo.
Visto l’arrivo imminente dei saldi vogliamo darvi qualche consiglio per sfruttare alcuni interessanti studi condotti sull’effetto diretto della musica sulle modalità di acquisto.
- Qualora la vostra necessità sia trattenere i clienti più a lungo nel negozio oppure velocizzare il loro processo di acquisto, l’esperimento condotto in un supermercato da Ronald Milliman nel 1982 vi sarà d’aiuto. Milliman ha verificato come le persone tendano a trascorrere più tempo in un punto vendita e acquistare di più quando viene diffusa una musica dal ritmo lento e rilassato, mentre tracce musicali a ritmo sostenuto diminuiscono il tempo di permanenza ma senza intaccare le vendite. Desiderate, per esempio, che il traffico della clientela sia più sostenuto nei giorni dei saldi per permettere più acquisti in un tempo minore, o per accorciare il tempo di permanenza nei camerini? Provate a optare, come già fanno colossi del fast fashion, per una rotazione musicale a base di generi quali rock, pop ed elettronica.
- La musica agisce anche a livello inconscio e lo testimonia un altro esperimento condotto questa volta in un’enoteca: diffondendo musica francese il 77% di un campione di clienti ha acquistato vini francesi mentre il 73% ha acquistato vini tedeschi all’ascolto di musica popolare tedesca. Che tipo di merce volete vendere, dunque? Se la collezione in svendita richiama fantasie tribali perché non provare con una playlist esotica che prediliga le percussioni? Se, invece, a farla da padrone era il revival anni ‘70 perché non scegliere una lista di brani di cantautori e gruppi rock classici dell’epoca?
- Qualora voleste convogliare il maggiore afflusso del periodo dei saldi verso la nuova collezione appena arrivata in negozio, abbiamo per voi un’interessante rivelazione: Charles Areni e David Kim della Texas Tech University nel 1993 hanno provato che le persone che ascoltano musica classica in un esercizio commerciale sono portate ad acquistare beni più costosi.
- Un altro studio condotto nel 1992 ha evidenziato come le persone percepiscano un tempo di attesa minore mentre ascoltano musica che apprezzano e di artisti conosciuti. Lunghe code per accedere ai camerini o alle casse? Shop assistant impegnati? È il momento di sfoggiare le vostre tracce più pop e orecchiabili o di proporre una selezione di artisti molto conosciuti!
Questi semplici ma efficaci consigli sono applicabili a qualsiasi tipologia di categoria commerciale ma è necessario valutarli inserendoli in un contesto più ampio che preveda lo studio di una strategia di sound branding. Risulta fondamentale, infatti, avere chiari il proprio target, il prodotto venduto e il contesto ambientale per scegliere un orientamento musicale inquadrato e sempre riconoscibile nei nostri punti vendita. Solo in questo spazio di manovra potremo declinare questi preziosi suggerimenti e adattarli ai nostri obiettivi di vendita.
In pochi ve lo diranno ma ricordate, infine, che, soprattutto in periodo di saldi, riempire il vostro punto vendita con la colonna sonora ideale renderà sicuramente più piacevole le giornate lavorative dei vostri collaboratori che di conseguenza saranno maggiormente ben disposti verso i clienti. Vi immaginate di dover subire l’ascolto di tediose o, peggio, irritanti melodie per otto ore al giorno mentre cercate di sopravvivere a orde di fashion victim a caccia dell’affare della stagione? 😉
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