Abbiamo scritto spesso di personal branding, soprattutto per spiegare quanto è importante costruire una strategia sulla propria immagine che sia realistica e accattivante quando si incontra un nuovo datore di lavoro. Essere preparati permette a chi si propone di distinguersi mettendo in evidenza i propri punti di forza e all’azienda di incontrare la persona di cui ha realmente bisogno.

Ma il momento del colloquio è solo uno dei tanti episodi della nostra vita lavorativa in cui ci capita di presentarci, e allora, perché non pianificare una strategia di personal branding anche per quando incontriamo nuovi clienti e possibili partner commerciali?

 

Il primo passo per presentarsi al meglio agli altri e lasciare il segno è liberarci della sigla che è scritta sul nostro biglietto da visita. È decisamente troppo riduttiva! Così quando il nostro interlocutore ci chiederà “di cosa ti occupi?”, sapremo dare una risposta chiara, esaustiva, memorabile e più rappresentativa di quello che siamo noi stessi.

Ora viene il bello, come costruire questa presentazione professionale di noi stessi? Viene in nostro aiuto Joanna Bloor, CEO di Amplify Labs, che ha elaborato un processo per costruire l’introduzione perfetta che spieghi in modo autentico il motivo per cui siamo fantastici.

 

Non è un’operazione semplice, richiede tempo e un piccolo sforzo… ma seguendo questi step il risultato è assicurato!

1 – Vai oltre le sigle

È pur vero che non si può sfuggire alla domanda “che lavoro fai?”. Ma il trucco per liberarsi delle sigle è pensare di rispondere a domande del tipo “per cosa ti piacerebbe essere conosciuto dagli altri?” o “cosa ami della tua professione?”. Sono forse domande scomode ma aiutano ad individuare aspetti decisamente più profondi del nostro lavoro che diversamente non emergerebbero.

2 – Pensa ai problemi che solo tu sai risolvere

Superpoteri? No, grazie. In questo caso è tutta questione di talento! Talento nell’aiutare gli altri e nel risolvere problemi che solo noi siamo in grado di affrontare col piglio giusto. Quindi chiediamoci “quali sono i problemi che solitamente affronto al lavoro?”, “in cosa sono specializzato e sono veramente bravo?”.

E se facciamo fatica a rispondere a queste domande, esistono dei trucchi per arrivare al nocciolo della questione:

3 – Mostra un po’ di vulnerabilità

È chiaro che in un primo momento, quando si incontra un nuovo Cliente, ci possono essere delle piccole ansie magari dovute alla volontà di mostrarsi invincibili. Questo però ci porta involontariamente ad alzare delle barriere e a non conoscere veramente chi si ha di fronte. Perciò diamoci una chance, apriamoci con gli altri e riveliamogli in massima onestà qualcosa su di noi. Usare frasi del tipo “ciò che realmente mi piace del mio lavoro è…” permette di comunicare passione ed entusiasmo e mette gli altri a proprio agio.

4 – Rivolgiti agli altri per feedback e prime prove

Quando la nostra presentazione è quasi pronta è il caso di procedere con i primi test. La prima mossa è quella di provare il discorso con non più di cinque persone e, pochi giorni dopo l’esperimento, chiediamo loro cosa si ricordano della nostra performance. Sulla base delle loro risposte capiremo se siamo stati sufficientemente memorabili e se dobbiamo modificare alcune parti della nostra introduzione. Arrivati alla versione definitiva della presentazione chiediamo a qualcuno di ascoltarci, probabilmente ci sentiremo un po’ nervosi ma ricordiamoci che le altre persone si sentiranno lusingate se chiederemo la loro opinione e i loro consigli!

5 – Resta fedele al nuovo approccio e non tornare alle vecchie abitudini

Soprattutto quando ci capita di avere conversazioni molto brevi è facile cadere nella vecchia, solita, banale sigla alla quale eravamo abituati fino a poco tempo fa. Ma dobbiamo resistere! Non dobbiamo mai perdere l’opportunità di fare una buona, anzi memorabile, prima impressione.

 

E tu? Ti sei già messo all’opera con la tua nuova e super speciale presentazione? 🙂

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